La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999.

La scelta di tale data risale ad un evento che ha lasciato il segno nei cuori di tante persone. Il 25 novembre del 1960, nella Repubblica Domenicana di Trujillo, fu compiuto un brutale assassinio di tre sorelle considerate rivoluzionarie.

Le tre sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai propri mariti in prigione, furono bloccate per strada da alcuni agenti del Servizio di Informazione Militare. Vennero condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze, dove furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate. Infine vennero gettate in un precipizio, a bordo delle loro auto, per simulare si trattasse di un incidente.

AI GIORNI NOSTRI

La matrice della violenza permane ancora oggi in ogni parte del mondo, anche in Italia, dove, ogni 15 minuti, si verificano reati di violenza contro il genere femminile.

Ci sono parti del mondo in cui le bambine vengono date in sposa, o, addirittura, private dell’utero in modo da poter lavorare senza l’inconvenienza del ciclo mestruale. In alcune culture vengono trucidate ed uccise con regolarità, mentre, in altre ancora, sono vittime di violenza domestica. Da non dimenticare le violenze psicologiche, capaci di demolire la dignità femminile senza che la vittima ne abbia immediata consapevolezza.

L’OPINIONE PUBBLICA

Al giorno d’oggi persiste purtroppo il pregiudizio che addebita alla donna la responsabilità della violenza sessuale subita. Il 39,3% della popolazione ritiene che una donna è in grado di sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole. Il 23,9% pensa che le donne possano provocare la violenza sessuale attraverso il modo di vestire. Il 15,1% è dell’opinione che una donna che subisce violenza sessuale da ubriaca o sotto effetto di droghe sia, almeno in parte, responsabile.

Inoltre, lanci giornalistici come: “perde la testa” o “accecato dalla gelosia”, tendono ad etichettare la violenza sulle donne come conseguenza di impulsi improvvisi.

L’analisi delle vicende giudiziarie rilevano che la violenza domestica ha di regola un andamento progressivo. Passa dalla violenza verbale e psicologica alla violenza fisica che, in certi casi, sfocia in femminicidio.

In Italia, il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne sono le scarpe rosse. Vengono lasciate e abbandonate su tante piazze nel nostro Paese per sensibilizzare l’opinione pubblica. È stata proprio l’artista messicana Elina Chauvet, nel 2009, a lanciare il simbolo delle scarpe rosse per ricordare le centinaia di donne uccise nella citta messicana di Juarez.

ATTIVISMO IN ITALIA

La Croce Rossa Italiana è da anni presente sul territorio italiano con i suoi Centri Antiviolenza, ai quali qualunque donna può rivolgersi, rimanendo nel totale anonimato.

Dobbiamo cambiare rotta culturale”: il motivo per cui la Croce Rossa si impegna giorno per giorno migliorando le attività di prevenzione e fornendo maggiore assistenza alle donne, soprattutto nel breve periodo.

Quest’anno la Unicoop di Firenze ha dato vita ad un’iniziativa intitolata “La buona spesa è buona due volte”, per sostenere le associazioni contro la violenza sulle donne. A loro sarà devoluto il 25% del ricavato della vendita di quaranta prodotti di fornitori toscani presenti sugli scaffali, dal 12 al 25 novembre, con uno sconto del 25%. L’iniziativa vedrà la cooperativa donare, alle associazioni, l’equivalente di quanto il cliente risparmia comprando prodotti toscani di prima scelta.

La Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste promuove, anche quest’anno, la terza edizione della Campagna Dinamica sugli Stereotipi di Genere “Io sono mia”, visibile sugli autobus cittadini, proprio per stimolare e avvicinare a queste tematiche.

In occasione di questa importante ricorrenza, l’Assessorato promuove assieme alle associazioni cittadine una serie di iniziative con lo scopo di mantenere viva l’attenzione sulla violenza perpetrata sulle donne, un tema purtroppo di drammatica attualità.

Inoltre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne l’AiCC (Associazione Italiana Città della Ceramica) mobilita gli artigiani e gli artisti attraverso Scarpette rosse in ceramica. Si tratta di un “imperativo categorico” da parte delle maestranze migliori di un’Italia civile, solidale, aperta, che sceglie l’arte e la creatività per testimoniare sdegno e impegno su uno dei drammi più terrificanti che colpiscono l’umanità.

Molte sono le iniziative sul suolo Italiano da parte di associazioni, aziende e persone che, anno per anno, portano avanti la lotta continua contro uno dei mali più grandi della nostra società.